Grazie Walter Siti!
La tua Finestra sul niente (La Stampa, 2/12/13) da voce ai miei pensieri su Masterpiece.
L’idea mi era sembrata affascinante, a cominciare dal nome che richiama un pò l’odiato Masterchef e un pò l’idea del “Capolavoro” da scoprire.
La prima puntata mi è servita per assaggiare, la seconda per sentirmi sazia.
Ieri non ho preso neanche in considerazione l’idea di guardare la terza puntata.
Vladimiro ed io ci siamo fatti una bella chiacchierata sul perchè e abbiamo abbozzato una serie di motivi che appaiono brillantemente analizzati da Walter Siti, che conclude il suo articolo così:
“Quella che manca davvero, paradossalmente, è la magia della parola”
Quello che io non capisco bene sono i criteri in base ai quali il romanzo funziona o non funziona, secondo il giudizio degli autorevoli giurati, che spesso appare agli aspiranti romanzieri molto soggettivo e non sempre condivisibile.
Si ha la sensazione che venga giudicato il personaggio televisivo che buca il video, piuttosto che il prodotto letterario. Ma siamo in TV e lo showbiz ha le sue regole. Sempre.
E comunque, tutto ciò che può servire a far leggere e a far scrivere sia benvenuto. Non può che rappresentare un tassello importante verso l’ampliamento della conoscenza e dunque della consapevolezza di come gira il mondo.
Archiviato in:Cinema e Televisione, Costume, Società e Politica, L'Angolo di Vladimiro tra Noir, Storia e Fantasy, La Scuola, Recensioni
![](http://stats.wordpress.com/b.gif?host=affascinailtuocuore.com&blog=15152184&post=10157&subd=affascinailtuocuore&ref=&feed=1)