Da Feltrinelli non hanno la versione Inglese di questo libro e allora ho pensato di fare l’acquisto online. Ho una gran voglia di leggerlo. Ordino e aspetto. Dopo due giorni la consegna. Oh no, è in e Italiano! Ho sbagliato l’ordine? Disguidi?
Comincio a leggerlo e mi assale il ritmo: rock, jazz, reggae, ritmo sincopato ma con una sua regolarità poetica. Le parole sono talora assemblate in una sorta di calligramma, in uno stile visuale.
Se anche la versione italiana riesce a trasmettere i movimenti del linguaggio, immaginate che meraviglia sentirsi nelle orecchie e nella testa il ritmo originale Inglese. What a shame! Ma non fare la snob e continua…
Un tuffo nei flussi di coscienza
NW è una specie di romanzo di formazione, specialmente al femminile, ambientato tra le strade del North West di Londra, dentro le vite degli abitanti di Willesden o di Camden o sui prati di Hampstead Park.
Comunità
Comunità bianche-nere-caffellatte, in via di determinazione attraverso l’ amicizia, l’amore, il sesso, la gioia e il dolore, prendono spessore sotto la lente di ingrandimento della peculiare narrazione di Zadie Smith.
La linea conduttrice della storia è dunque la vita di una comunità rticolata e complessa, che vive nel NW di Londra e che deve fare ogni giorno i conti con tutte le trasformazioni individuali e sociali che attraversano la grande metropoli. Ma la sostanza è più profonda e scava nelle scelte di vita di questi complicati, colorati e olezzanti (di fumo e profumo) abitanti del North West.
Trecce Lucenti
Verso la conclusione, le parole e i pensieri diventano ancor più belli e significativi. Assomigliano a una treccia lucida, fatta di capelli e di emozioni. E’ la treccia di Natalie-Keisha, quella di Leah, di Zadie e di tutte le donne che lottano alla ricerca di una conciliazione delle loro “identità” multiple di madri, mogli, figlie, sorelle, amanti e professioniste.
“Travestimento da figlia. Travestimento da sorella. Travestimento da madre. Travestimento da moglie.Travestimento da povera.Travestimento da ricca. Travestimento da giamaicana. Ciascuno richiedeva un guardaroba diverso. Ma quando riletteva su quelle avrie pose faceva fatica a capire quale fosse la più autentica, o forse la meno inautentica.”(p.204)
Punto di partenza
La storia inizia dall’incontro di due donne: una suona disperata al campanello della casa dell’altra e l’altra si lascia coinvolgere nel suo gioco… E iniziano a “recitare” la loro parte sulla soglia di una casa di Willesden-NW:
Doorbell! She stumbles through the grass barefoot, sun-huddled, drowsy. The back door leads to a poky kitchen, tiled brightly in the taste of a previous tenant. The bell is not being rung. It is being held down.
In the textured glass, a body, blurred. Wrong collection of pixels to be Michel. Between her body and the door, the hallway floorboards, golden in reflected sun. This hallway can only lead to good things. Yet a woman is screaming PLEASE and crying. A woman thumps the front door with her fist. Pulling the lock aside, she finds it stops halfway, the chain pulls tight, and a little hand flies through the gap.
– PLEASE – oh my God help me – please Miss, I live here – I live just here, please God – check, please –
Dirty nails. Waving a gas bill? Phone bill? Pushed through the opening, past the chain, so close she must draw back to focus on what she is being shown. 37 Ridley Avenue – a street on the corner of her own. This is all she reads. She has a quick vision of Michel as he would be if he were here, examining the envelope’s plastic window, checking on credentials. Michel is at work. She releases the chain.
The stranger’s knees go, she falls forward, crumpling. Girl or woman? They’re the same age: thirties, midway, or thereabouts. Tears shake the stranger’s little body. She pulls at her clothes and wails. Woman begging the public for witnesses. Woman in a war zone standing in the rubble of her home.
– You’re hurt?
Her hands are in her hair. Her head collides with the door frame.
– Nah, not me, my mum – I need some help. I’ve been to every fuckin door – please. Shar – my name is Shar. I’m local. I live here. Check!
– Come in. Please. I’m Leah…
continua a leggere l’estratto su The Guardian
Uomini del Nord Ovest
Gli uomini, in questa storia, sono lineari, più delle donne. Alcuni sono comunque assaliti e travolti da conflitti interiori. Uomini che comunque crescono con e grazie alle loro forti donne. Lascia una sensazione forte di rabbia e di sconforto la storia di Felix.
Avvocati. Lo studio è ascensore sociale per Rodney, che conosce Machiavelli e Nietsche e per Natalie. Lo studio è destino scritto per Frank de Angelis, ricco Italiano caffellatte, figlio unico di un’italiana, rampolla di una famiglia storica, ricca “anche se meno ricca di un tempo” e di un giamaicano.
Zadie e le sue Storie
C’è molta più Zadie in questa storia che in White Teeth e il suo mondo magico, o forse solo “esotico”. Molta più intimità con se stessa e con le proprie riflessioni.
In NW colgo molto dolore e poca speranza, sebbene siamo nella mitica Londra. Ma forse è solo una reazione personale a vicende che conosco bene e che mi toccano profondamente. I libri agitano i nostri cuori e le parole si attaccano prepotenti alla nostra vita.
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